Le Donne di Palermo promuovono sit in per la pace

Le Donne di Palermo promuovono sit in per la pace

Le Donne di Palermo promuovono sit in per la pace 2048 1365 Milena Gentile
In questo Tempo Pasquale scosso da venti di guerra non posso che augurare a tutte e tutti noi che arrivi presto un Tempo di Pace e per farlo cito le parole illuminate di Papa Francesco, perchè, come dice Lui, la guerra è la sconfitta della politica e la vittoria delle forze del male:
“La guerra stravolge tutto, e’ follia pura, il suo unico obiettivo e’ la distruzione ed essa si sviluppa e cresce proprio attraverso la distruzione e se avessimo memoria, non spenderemmo decine, centinaia di miliardi per il riarmo, per dotarci di armamenti sempre piu’ sofisticati, per accrescere il mercato e il traffico delle armi che finiscono per uccidere bambini, donne, vecchi: 1981 miliardi di dollari all’anno, secondo i conteggi di un importante centro studi di Stoccolma. Segnando un drammatico +2,6 per cento proprio nel secondo anno di pandemia, quando invece tutti i nostri sforzi si sarebbero dovuti concentrare sulla salute globale e nel salvare vite umane dal virus. Se avessimo memoria, sapremmo che la guerra, prima che arrivi al fronte, va fermata nei cuori. L’odio, prima che sia troppo tardi, va estirpato dai cuori. E per farlo c’e’ bisogno di dialogo, di negoziato, di ascolto, di capacita’ e di creativita’ diplomatica, di politica lungimirante capace di costruire un nuovo sistema di convivenza che non sia piu’ basato sulle armi, sulla potenza delle armi, sulla deterrenza. Ogni guerra rappresenta non soltanto una sconfitta della politica, ma anche una resa vergognosa di fronte alle forze del male”.
“FUORI LA GUERRA DALLA STORIA!” – Domenica 3 aprile si è tenuto il primo presidio delle associazioni femminili e femministe contro la guerra in Ucraina. Ogni domenica saremo riunite a piazza Vittorio Veneto presso la Statua ai Caduti per urlare il nostro dissenso contro questa guerra assurda, fino a quando non cesserà la follia delle armi, fino a quando verranno avviati seri negoziati di pace.
Le associazioni promotrici della manifestazione sono: UDIPALERMO – EMILY PALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Associazione Donne Islamiche FATIMA – Donne Caffè filosofico Bonetti – Fidapa sez. Palermo Felicissima – sez. Mondello – LAB.ZEN 2 – Il femminile è politico – governodilei – Donne no Muos no war – CIF
Ci sono stati e continuano ad esserci guerre e massacri di esseri umani in tutto il mondo.
Continua la distruzione di nazioni intere con la loro ricchezza di arte e cultura. Il sistema di
potere fa di tutto per convincerci della giustezza degli interventi armati e sono state coniate
nuove espressioni, ridicoli ossimori, come guerra per la democrazia, guerra umanitaria. E adesso
il conflitto in Ucraina rischia di travolgere l’intera Europa ma, come tutte le guerre, non giunge
inaspettato e non era inevitabile. C’è dietro una storia di prove di forza, di un passo dietro
l’altro per presidiare territori, secondo la logica del non cedere nulla all’avversario e secondo gli
interessi sovranisti del capitale e dell’industria bellica. Ma questo non è tema su cui è consentito
il dibattito perché attiene ai potenti decidere dell’ordine del mondo. Di fronte allo scenario di
feroce aggressione ci viene imposta un’unica lettura che legittima una risposta ulteriormente
aggressiva, senza margini per una valutazione critica delle responsabilità del passato, né delle
conseguenze e dei rischi per il futuro. Si alzano i toni perfino nella dialettica interna del nostro
paese, riducendo qualsiasi ragionamento allo schieramento a favore o contro Putin.
Pur parlando astrattamente di negoziati, non si percorrono adeguate strategie diplomatiche per
una mediazione che ponga fine al macello di donne, bambini, uomini e alla distruzione
dell’Ucraina. Al contrario aumentano le spese militari, aumenta pericolosamente l’aggressività
verbale, in una becera personalizzazione dello scontro che nulla ha a che vedere con la cultura
della risoluzione dei conflitti che da decenni viene coltivata dal pacifismo e dal femminismo.
Noi donne vogliamo cancellare l’idea stessa di guerra, anacronismo distruttivo che contraddice
ogni concezione progressiva e umanitaria. Vogliamo trasformare l’ordine della forza e del
dominio, che genera guerra e morte, nell’ordine dell’amore e della cura che genera vita.
La nostra passività ha permesso agli uomini di calpestare i nostri valori e di impadronirsi in nome
della patria del frutto delle nostre viscere, mandando al macello i figli come bestie per fare gli
interessi dei guerrafondai (M. Occhipinti Una donna libera)NON VE LO PERMETTEREMO PIÙ!La storica estraneità delle donne dai luoghi di potere maschile in cui si decidono e si dichiarano
le guerre è il punto di forza da cui gridiamo:NO ALLA GUERRA! NO ALLE ARMI!
MAI PIU’ CADUTI/MARTIRI EROI DI GUERRA!Lo grideremo OGNI DOMENICA MATTINA DALLE 11,00 ALLE 13,00 PRESSO LA STATUA DELLA
LIBERTÀ, monumento dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale, fino a quando non
cesserà la follia delle armi, fino a quando i potenti dell’Occidente non si siederanno con i potenti
della Russia per avviare seri negoziati di pace.
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