Rinasce l’asilo Galante a Danisinni!

Rinasce l’asilo Galante a Danisinni!

Rinasce l’asilo Galante a Danisinni! 1144 858 Milena Gentile
In un paese dove solo 1 bambino su 7 (14,7%) usufruisce di asili nido o servizi integrativi finanziati dai Comuni, la notizia della rinascita dell’Asilo nido Galante in piazza Danisinni a Palermo assume un forte significato simbolico.

In Italia, le diseguaglianze e la povertà educativa si sperimentano infatti sin dalla primissima infanzia, con forti disparità nell’offerta territoriale: in Sicilia solo 1 bambino su 16 (5,9%) ha accesso al nido comunale, il punto più basso si registra in Calabria con il 3,1%, mentre il 30,4% dei bambini che nascono nella provincia di Trento hanno accesso a questo servizio.La spesa media pro capite per la prima infanzia (per ogni bambina o bambino sotto i 3 anni) dei Comuni è di 906 euro ciascuno, con divari che vedono arrivare la spesa a Trento a 2.481 euro e scendere in Sicilia a 386 euro, e in Calabria a 149 euro. L’assenza di un servizio pubblico per l’infanzia priva i bambini dell’opportunità di apprendere e ricevere gli stimoli migliori per la loro crescita, e colpisce soprattutto quelli provenienti da famiglie economicamente più vulnerabili.

“La rinascita dell’asilo a Danisinni è frutto di una mobilitazione che ha coinvolto insieme a Save the Children oltre alle tante realtà locali che aderiscono alla Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni, anche la Fondazione con il Sud, la Fondazione Sicilia, la Fondazione Peppino Vismara e la Fondazione Piano Terra. Questa bella notizia deve essere l’occasione per sottolineare con ancora più forza l’ingiustizia di opportunità, di diritti e di futuro che caratterizza il nostro paese. È indispensabile che i piani di investimento del PNRR, e quelli della nuova programmazione dei fondi europei e alla Child Guarantee, rispecchino le priorità di fatto dettate dalle condizioni di svantaggio dei territori dove meno si è investito sul futuro dei bambini. Va in questa direzione l’inserimento, nella legge di stabilità attualmente in discussione, di un “livello essenziale” di servizio che mira a garantire in ogni comune italiano almeno il 33% dei posti in asilo nido per i bambini e le bambine dagli zero ai due anni. Ma ora c’è bisogno di impegnare risorse sulle strutture e sul personale educativo, con la consapevolezza che gli asili nido sono un grande investimento sul futuro del Paese e un forte antidoto alla povertà educativa.” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Nel 2022 vogliamo vedere l’esempio di Danisinni ripetersi nelle periferie di tutto il Paese, per trasformare in spazi per l’infanzia tanti spazi pubblici oggi abbandonati. I diritti dei bambini e delle bambine, fin dai primi mesi di vita, vanno messi al primo posto”.

“La notizia che il progetto esecutivo dell’asilo Galante a #Danisinni, redatto in collaborazione con un’ATS coordinata da Alberto Mangano, è rientrato nei finanziamenti del PO FESR 2014-2020, premia un metodo che da tempo fa della Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni un modello di #rigenerazioneurbana e #sociale che andrebbe riprodotto in ogni quartiere della città. La sinergia tra l’Amministrazione comunale, la Parrocchia Di S. Agnese, con la presenza determinata e determinante di Fra Mauro e il privato sociale, con in testa il Centro TAU, coordinato magistralmente da Francesco Di Giovanni, ha strappato Danisinni al suo destino di oblio e marginalità, innescando un processo culturale che ha portato il quartiere alla ribalta delle cronache internazionali.
A partire dal progetto artistico partecipativo ‘Rambla Papireto’ avviato nel 2015 dai professori Enzo Patti e Valentina Console, docenti dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, in collaborazione con il Comune di Palermo che ha persino portato l’opera e la musica del Teatro Massimo a Danisinni, si sono innestate esperienze culturali e sociali che hanno mutato radicalmente la fisionomia di questo borgo da sempre isolato, nonostante sia in pieno centro storico. Dalla fattoria sociale all’orto didattico, dai laboratori di street art e di arti circensi al Museo Sociale Danisinni e al DanisinniLab, laboratorio teatrale diretto da Gigi Borruso con la collaborazione di Stefania Blandeburgo, l’obiettivo principale è stato coinvolgere soprattutto le #donne e i #giovani di Danisinni.
Di grande importanza il recente intervento di ristrutturazione che ha trasformato alcuni ruderi in spazi di accoglienza e promozione sociale, con un laboratorio per la primissima #infanzia, un centro per l’accoglienza delle famiglie con bambini disabili, fino a un poliambulatorio e a un centro di sostegno psicologico.
Il recupero dell’asilo Galante è il necessario coronamento di un processo nato dal basso che non può che vedere protagoniste anche le istituzioni. Per 11 anni le bambine e i bambini di Danisinni, tantissimi nel quartiere, non hanno goduto di un presidio scolastico che li strappasse al loro destino di povertà educativa, così come le donne e le giovani si sono viste all’improvviso private del #consultorio che aveva sede nello stesso edificio dell’asilo Galante. È giunto il momento di invertire la rotta” – dichiara la Consigliera comunale del PD Milena Gentile
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