ALLAGAMENTI A BORGO VECCHIO

ALLAGAMENTI A BORGO VECCHIO

ALLAGAMENTI A BORGO VECCHIO 2560 1707 Milena Gentile

 

 

 

https://www.comune.palermo.it/palermo-informa-dettaglio.php?tp=1&id=33520

https://palermo-24h.com/cinque-anni-di-allagamenti-a-borgovecchio-comune-trova-intesa-per-drenaggio-acque/

QUI LA MIA VIDEO-INTERVISTA  di Pietro Minardi – BlogSicilia: sopralluogo della Seconda Commissione

Ancora adesso ci sono disagi al Borgo vecchio, dopo le piogge di queste ultime ore l’area fra la via Archimede e piazza della Pace continua ad allagarsi. La causa è un mal funzionamento al sistema fognario, che va avanti da molti anni, e provoca la fuoriuscita di liquami che si riversano in strada mischiandosi alla spazzatura presente nella zona, il tutto a pochi passi da due plessi scolastici – Gioacchino Serpotta e Federico II – e dal centro comunale di raccolta della Rap. Al momento il comune ha saputo trovare solo soluzioni tampone, ricorrendo ad interventi straordinari delle squadre di Amap, occupate in operazioni di svuotamento delle caditoie di piazza della Pace, di drenaggio e eliminazione dei liquami presenti nelle pozze d’ acqua.

L’ assessore alla rigenerazione urbana, Maria Prestigiacomo, sta cercando di trovare una soluzione in tempi rapidi: «La ditta Amec che si sta occupando dei lavori del collettore fognario, ha montato due tubi in via Domenico Scinà che pomperanno le acque di piazza della Pace verso il collettore fognario che c’ è nella piazza a monte, cioè piazza Don Sturzo».

La ditta dovrebbe inoltre montare altre due pompe all’ interno del pozzetto creato di fronte via Domenico Scinà, un ulteriore aiuto che servirà per portare le acque di piazza della Pace a monte della via Scinà, sempre piazza Don Sturzo. Per evitare che il plesso di piazza della Pace si allaghi ancora, dovrebbe essere inserita una pompa nel cantinato del palazzo, in modo da impedire un’ eccessiva risalita dell’ acqua.

L’ assessore è in attesa dell’ ultima relazione dell’ architetto Francesco Mereu perché intenzionata a presentare il conto alle Ferrovie: «I lavori li addebiteremo a Ferrovie perché riteniamo che il danno venga da un errore fatto nella progettazione della galleria del passante ferroviario, nella quale non viene tenuto conto della presenza di una falda acquifera».

 

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